Nel 2015 la Dietary Guidelines Advisory Committee dell’USDA (United States Department of Agricolture) ha finalmente proposto l’abrogazione del limite massimo di assunzione giornaliera di colesterolo. Nelle vecchie diete il colesterolo assunto giornalmente dagli alimenti non doveva superare i 300 mg/die, una quantità facilmente superabile con due uova!
Anni di disinformazione hanno portato alla demonizzazione dei lipidi alimentari, tra cui il colesterolo. I falsi miti legati all’assunzione dei lipidi hanno permesso la promozione dei regimi dietetici a basso contenuto di grassi (e di tutti i prodotti industriali LIGHT che sconsiglio sempre ai miei pazienti).
Il colesterolo alimentare non influisce in modo significativo sui livelli di colesterolo totale ematico e di LDL (“il colesterolo cattivo”), piuttosto una dieta ricca di carboidrati (soprattutto zuccheri e prodotti raffinati) influisce NEGATIVAMENTE sull’LDL e determina una riduzione dell’HDL (il “colesterolo buono”). Effetti analoghi sono dovuti all’assunzione dei GRASSI TRANS (grassi vegetali che vengono modificati chimicamente per conferire loro maggior stabilità e minore deperibilità, che si trovano nei prodotti industriali).
E il colestrolo? E’ il nostro corpo a produrlo, circa 1/2 g al giorno attraverso il fegato, l’intestino, le ghiandole surrenali, gli organi riproduttivi e il cervello.
A cosa serve? A tantissime cose, è INDISPENSABILE per la produzione di:
– acidi e sali biliari,
– ormoni sessuali (estrogeni, progesterone, testosterone e derivati)
– ormoni della corteccia surrenale (cortisolo, aldosterone e derivati)
– vitamina D
Queste sono alcune delle sue funzioni…
Inoltre sapete che il consumo frequente di uova aumenta i livelli di HDL e riduce i livelli i LDL? Il colesterolo alimentare infatti inibisce la sintesi del colesterolo da parte del nostro organismo!
ATTENZIONE il consumo di uova deve essere limitato ovviamente in casi di allergia alimentare specifica alle proteine dell’uovo o in caso di problemi alla cistifellea.