Le mele Granny Smith, secondo una ricerca pubblicata su Food Chemistry, favorirebbero la crescita di batteri ‘amici’ dell’ intestino; un effetto dovuto al loro elevato contenuto fibre e polifenoli, e al loro basso contenuto di carboidrati.
Caratteristiche queste pressoché esclusive delle Granny Smith, non riscontrate in altri tipi di mele, assicurano i ricercatori americani. Nello studio sono state infatti testate anche le mele Fuji, le Gala, le Golden, le McIntosh e le Rosse Deliziose.
In uno studio condotto sui topi, la somministrazione di mele Granny Smith ha trasformato il la flora microbica dei topi obesi in una simile a quella tipica dei topini normopeso.
La composizione qualitativa della flora microbica dei soggetti obesi è spesso alterata e questo porta alla formazione di prodotti del metabolismo microbico in grado di provocare un’infiammazione persistente di basso grado e di influenzare la comparsa di disturbi del metabolismo associati all’obesità.
E’ proprio il cibo che consumiamo infatti a determinare l’equilibrio della flora microbica intestinale. Ristabilire un corretto bilancio batterico nel colon, aiuta a stabilizzare i processi metabolici che influenzano l’infiammazione.
Gli ortaggi devono avere sempre un ruolo rilevante nella nostra alimentazione.