Dott.ssa Linda Di Mauro | Biologa Nutrizionista

Dott.ssa Linda Di Mauro Biologa Nutrizionista

Lo zinco per le donne

Lo zinco per le donne

Lo zinco è un microelemento essenziale che svolge molte importanti funzioni nell’organismo. È fondamentale per la regolazione di:

  • crescita cellulare,
  • rilascio di ormoni,
  • risposta immunologica,

In  quali alimenti si trova lo zinco?

Molti alimenti contengono zinco, quelli di origine animale (carne, pesce, uova e latticini) sono la fonte più ricca di zinco ben assorbibile. Gli alimenti a base vegetale, come cereali, cereali, frutta secca e legumi contengono quantità più piccole di zinco e assorbite in modo meno efficiente

Tra gli alimenti più ricchi di zinco  il polpo, le alici, le ostriche, i calamari,  il Grana Padano, il tacchino, gli anacardi e i pinoli.

Quali elementi favoriscono l’assorbimento dello zinco e quali lo inibiscono?

Generalmente  l’assorbimento dello zinco aumenta con l’assunzione di proteine e viene inibito dai fitati (presenti negli alimenti vegetali)

Chi segue una dieta vegana deve ricordare di consumare regolarmente semi oleosi,  cereali integrali e legumi (soprattutto fagioli atzuki, lupini, soia e lenticchie) che contengono più zinco e consumare buona parte dei cereali integrali a seguito di fermentazione, germinazione o lievitazione, in modo da liberare lo zinco dai fitati, che ne riducono l’assorbimento.

Ruolo dello zinco nel sistema riproduttivo femminile

Lo zinco svolge un ruolo critico nel sistema riproduttivo di entrambi i sessi, è necessario infatti per:

  • lo sviluppo degli spermatozoi,
  • l’ovulazione,
  • la fecondazione,
  • la gravidanza normale,
  • lo sviluppo fetale,
  • il parto.

Gli  effetti dello zinco sul sistema riproduttivo femminile sono meno conosciuti rispetto a quelli sul sistema riproduttivo maschile, poiché sono state eseguite solo relativamente poche indagini.

Come interviene lo zinco sul sistema riproduttivo delle donne?

Nelle donne con PCOS (sindrome dell’ovaio policistico), l’integrazione di zinco ha un effetto positivo su molti parametri, in particolare quelli relativi all’insulino-resistenza e all’equilibrio lipidico. L’integrazione di zinco sembra migliorare i sintomi della PCOS, inoltre livelli ridotti di zinco nella PCOS sono accompagnati da un alterato metabolismo ormonale, lipidico e del glucosio e da un aumento delle concentrazioni di biomarcatori dello stress ossidativo. Per approfondire clicca qui https://www.nutrizionistalindadimauro.it/pcos-la-sindrome-dellovaio-policistico/

Nella dismenorrea primaria, la supplementazione di zinco prima e durante ogni ciclo mestruale sembra essere un fattore importante per ridurre l’intensità del dolore mestruale. Lo zinco somministrato in una o quattro dosi giornaliere di 20-30 mg prima e durante ogni ciclo mestruale può ridurre infatti l’intensità del dolore che accompagna le mestruazioni. Per approfondire clicca qui  https://www.nutrizionistalindadimauro.it/dismenorrea-consigli-utili/

Ad oggi è poco noto il  ruolo dello zinco nell’endometriosi e nelle donne in post menopausa, ma gli studi sono in corso, sembra sia possibile un ruolo dello zinco sui sintomi vulvovaginali.

Per quanto riguarda l’endometriosi sembra che la carenza di zinco possa essere correlata alla eziopatogenesi della malattia. Alcuni studi clinici riportano concentrazioni sieriche di zinco ridotte nelle donne con endometriosi, suggerendo che lo zinco potrebbe essere coinvolto nella patogenesi multifattoriale di questa malattia.

Pertanto, ulteriori studi che spieghino il potenziale impatto dello zinco e della sua integrazione sul sistema riproduttivo femminile sarebbero molto preziosi.

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